La montagna per i bambini è fatta di navi pirata e castelli da conquistare

Dallo scorso luglio c’è un po’ di GEA anche sul Monte Rosa. A quota 1500 metri sull’Alpe di Mera e a 2050 sulla Pianalunga di Alagna sono stati inaugurati due nuovi parchi gioco ad alta quota progettati e realizzati da GEA. Dal 1990 facciamo del divertimento dei più piccoli e delle loro famiglie la nostra missione, realizzando luoghi e spazi adatti ad ogni tipo di situazione ed esigenza, nella convinzione che ogni nostro prodotto debba essere prima di tutto un’emozione, un insieme di svago, gioia e opportunità di apprendimento.

Amiamo le sfide, ci piace vedere fino a dove la nostra fantasia e la nostra competenza ci possono portare. Per questo, dopo essere stati nel 2016 tra i partner principali del progetto Skyway for Kid nel comprensorio del Monte Bianco e dopo aver inaugurato il parco giochi più alto d’Europa a 2173 metri, due nuovi progetti ci hanno portato sul versante piemontese del Monte Rosa, in particolare nel piccolo paese di Mera, perla nascosta tra le Alpi, raggiungibile solo con la funivia, e a Pianalunga, nel comune di Alagna Valsesia, da dove si sale fino al Passo dei Salati a 2971 metri. L’idea è nata dall’esigenza espressa da Monterosa 2000 Spa, gestore degli impianti di risalita, di garantire ai bambini e alle loro famiglie uno svago sicuro e piacevole, che permettesse di vivere al meglio la montagna. Materiali naturali, progettazione attenta e rispetto del luogo sono stati i nostri punti di partenza.

Così a Mera il laghetto che fungeva da abbeveratoia per le mucche al pascolo, è solcato ora da un galeone pirata che punta dritto verso il Monte Rosa, realizzato totalmente in legno rustico, con tanto di zattera per spostarsi da una sponda all’altra; mentre a Pianalunga il castello con gli scivoli, le arrampicate e la teleferica sono messi in sicurezza da un tappeto antitrauma realizzato con corteccia di quercia locale, integrandosi così perfettamente con i vicini rifugi in pietra.

«L’aspetto più bello dei progetti è quello di poter dare ai bambini qualcosa da fare quando salgono in quota, permettendogli di vivere la montagna a loro dimensione – spiega Matteo Pulli, uno dei titolari di Gea – La nostra vocazione è proprio quella di portare i bambini in montagna, rendere piacevole questa esperienza per tutti, famiglie comprese, avendo però un profondo rispetto per i luoghi, senza inquinare dal punto di vista sia ambientale, sia visivo».

Non semplici spazi gioco dunque, bensì un insieme di emozioni ed esperienze che permetteranno ai bambini di creare ricordi unici all’insegna dell’amore e del rispetto per le nostre straordinarie montagne. 

Esempi di progetti ActivePARK - Parco giochi da amare

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